È nato il Coro di Oropa, vuoi farne parte?
Il Coro di Oropa offre a tutti la possibilità di una bella e grande esperienza di fede:L’impegno è alla portata di tutti, basta essere minimamente intonati e trovarsi un paio d’ore prima della S. Messa per provare i canti.
Informazioni:
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È nato il Coro di Oropa…
Era il primo gennaio 2012, festa di Santa Maria Madre di Dio. La S. Messa delle 16,30 era gremita di persone come la notte di Natale e un gruppo di ragazzi aveva appena finito di animare la S. Messa. Poche ore prima, in quello stesso pomeriggio, ad alcuni giovanissimi professori in pellegrinaggio-vacanza-lavoro ad Oropa (avevano finito e iniziato l’anno in Santuario e si accingevano a trascorrere qualche giorno in compagnia correggendo compiti e preparando lezioni), avevo fatto una proposta: “perché, visto che “casualmente” (ha senso questa parola in un Santuario mariano, e per di più nella ricorrenza di una solennità di Maria?) siete tutti cultori di musica, chi sapendo suonare la chitarra classica, chi avendo il dono di una voce meravigliosa , chi con il violino, ecc, non cantate e suonate alla Messa di oggi pomeriggio?”.
La proposta aveva colto impreparati i più (il 1° gennaio pomeriggio, bisogna ammetterlo, è facile farsi trovare impreparati a qualunque proposta), ma poi l’idea aveva preso piede e avevamo cominciato, io a scegliere alcuni canti, e loro a provarli. Col passare delle ore, la cosa era sembrata sempre più promettente e quindi io mi ero permesso di rilanciare: “perché, anche dopo la S. Messa, non continuate a fare una mezzoretta di canti per chi vuole restare ad ascoltare?”. Visto che i canti provati erano più di quelli necessari, avevano accettato.
Così la S. Messa delle 16,30 stava terminando, esaltata da bellissimi canti polifonici e della più bella tradizione cristiana, quando io, negli avvisi finali della S. Messa avvertii che, chi avesse voluto, sarebbe potuto restare ad ascoltare questo quasi improvvisato concerto. Lo dissi con un po’ di pessimismo perché la chiesa era talmente strapiena che era facile prevedere che la gente, ricevuta la benedizione solenne del primo dell’anno, si sarebbe catapultata fuori a godersi l’aria aperta.
Non fu così. Con stupore mio e del piccolo coro (vedi foto), a parte alcune persone anziane costrette a restare in piedi per tutta la celebrazione, nessuno si mosse da dov’era e con il succedersi dei canti, tutti si facevano sempre più attenti e ..rapiti. Addirittura (chi c’è se lo ricorda) quando annunciarono che avevano finito qualcuno osò commentare ad alta voce che era un vero peccato perché sarebbero stati lì ancora un’ora ad ascoltarli,… ma la Messa delle 18,15 incalzava e bisognava lasciare il posto a quei pellegrini che stavano attendendo fuori chiedendosi che cosa stesse capitando all’interno della Basilica e perché nessuno si decidesse ad uscire.
Ricordo benissimo come, in Sacrestia, quei ragazzi, amici dal tempo dell’università, si sono guardati e come per un’intesa comune hanno proposto: e se facessimo il coro di Oropa?Ho imparato nei miei anni di sacerdozio che è così che il Signore crea dal nulla le cose e che non c’è piano o strategia che possano concorrere con la Sua fantasia.
E così è nato il coro di Oropa: hanno sparso la voce, lo hanno detto agli amici, agli amici degli amici e si sono dati appuntamento alla prima domenica di quaresima. Erano trenta, di età diversa ma con la stessa voglia di cantare tutti commossi dal ritrovarsi davanti alla Madonna nera. Un maestro, un direttore, una voce, un violino, una chitarra e tante voci, bassi, tenori, ecc. ecc.
Ma questo non è che l’inizio. La maggioranza di loro non abita vicino ad Oropa, anche se ci viene fedelmente e l’intenzione è di coinvolgere sempre di più persone nuove, soprattutto biellesi. Come ogni cosa che il Signore fa accadere, anche questo piccolo germoglio che è il coro di Oropa, non è fine a se stesso, ma per abbellire il nostro Santuario e offrire la possibilità di una bella e grande esperienza di fede per tutti coloro che vogliono accettare di farne parte. Per questo, invito di cuore e calorosamente tutti coloro che desiderano farne parte di prendere contatto con me. L’impegno è alla portata di tutti, basta essere minimamente intonati e trovarsi un paio d’ore prima della S. Messa per provare i canti.
Il Rettore