Secondo la tradizione, nel IV secolo, S. Eusebio diffuse a Oropa il culto mariano. La Madonna Nera, scolpita in legno di pino cembro nel XIII secolo, è il cuore del Santuario, che da secoli accoglie pellegrini da tutto il mondo: il santuario è la casa dove si trova l’abbraccio materno della Madonna.
Nel 1599, come gesto di gratitudine dei biellesi scampati alla pestilenza, fu costruita la Basilica Antica e il 30 agosto del 1620 avvenne la prima solenne incoronazione della statua, a cui presero parte migliaia di fedeli che raggiunsero Oropa grazie all’apertura della strada carrozzabile. Le elemosine raccolte nel 1620 per far fronte alle spese dell’Incoronazione superarono ogni aspettativa, e vi furono gesti inattesi: donne che offrirono il loro unico gioiello, l’anello nuziale, e una poverella che donò il suo letto, accontentandosi di dormire sulla nuda paglia.
Il rito dell’incoronazione è stato rinnovato ogni secolo: nel 1720, nel 1820, appena usciti dal difficile periodo napoleonico, fino al 1920, quando, terminata la Grande Guerra, in uno dei momenti più difficili della storia italiana, oltre 150 mila persone presero parte all’evento. Il gesto solenne d’incoronare il capo della Madonna Nera e del Bambino è stato vissuto ogni volta non solo come storico anniversario a ricordo della prima Incoronazione del Seicento, ma come un vero e rinnovato slancio di profonda affezione alla Madonna: un gesto che è stato accompagnato da grandi opere e da altrettanto grandi gesti di carità che hanno superato i confini del territorio biellese.
Nella storia del Santuario e delle centenarie incoronazioni c’è la testimonianza di persone provenienti da tutto il mondo che hanno trovato conforto nello sguardo della Madonna. E’ la storia dei figli, che nei secoli, dai ceti più benestanti a quelli più poveri, hanno riconosciuto Regina la loro Madre.