Il discorso del cardinale Re pronunciato prima dell’Incoronazione della Madonna di Oropa, domenica 29 agosto 2021
Gli Atti degli Apostoli ci dicono che, dopo l’Ascensione di Gesù al cielo, gli Apostoli ed i primi cristiani erano assidui e concordi nella preghiera con Maria, la Madre di Gesù ( cfr.At.1,14).
E’ proprio quello che anche noi stiamo facendo in questo momento. Siamo raccolti in preghiera sotto lo sguardo della Madonna e con nel cuore la gioia di aver ascoltato da Piazza San Pietro la parola del Papa.
Il gesto che ora compiamo di incoronare la Madonna è carico di significato: ci inserisce in una tradizione che ha radici nel 1620 e ci riporta col pensiero alle innumerevoli persone che lungo i secoli sono salite a questo Santuario mariano per cercare luce, sostegno e conforto; e che in questa casa della Madonna hanno vissuto l’esperienza tonificante di un incontro profondo con Dio.
Senza numero sono quanti hanno fatto a piedi questa salita per mettere nelle mani della Madonna i loro problemi ed i loro affanni, cercando rifugio sotto la sua protezione. Non sono pochi quanti sono qui giunti col cuore amareggiato e triste per avvenimenti, situazioni e preoccupazioni e qui il loro animo è ritornato sereno pregando e cantando le lodi della Madonna, fiduciosi nel potere di intercessione della Madre di Dio e Madre nostra.
Anche Dante Alighieri, del quale ricorre fra pochi giorni il settimo centenario della morte, aveva grande fiducia nel potere di intercessione della Madonna a nostro favore e fa dire a San Bernardo nella preghiera alla Vergine: “Donna sei tanto grande e tanto vali che / chi vuol grazia e a Te non ricorre / sua disianza vuol volar senz’ali” (Par. 33,13-15). E’ come voler volare senza le ali, se non si ricorre all’intercessione e all’aiuto della Madonna.
Confidiamo ora alla Madonna quanto ciascuno ha nel suo cuore e rivolgiamole le nostre invocazioni, prendendo spunto dall’inizio di una preghiera mariana dei cristiani della fine del terzo secolo, giunta a noi in lingua greca su papiro egiziano.
“Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio”.
Nella presente situazione – carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero a causa della pandemia del Covid-19 e per le difficoltà economiche, sociali ed educative che comporta ora la ripresa verso una vita normale – ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo aiuto, sostegno e rifugio sotto la tua protezione.
O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi e implora da Dio, Padre di misericordia, che possiamo felicemente superare le presenti difficoltà e che la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale nella fraternità e nella solidarietà.
O Consolatrice degli afflitti, guarisci le sofferenze delle famiglie che hanno perso persone care nel dramma della pandemia e concedi loro la forza di riprendere a vivere con serenità, coraggio e speranza.
Insegnaci, Maria, ad essere solidali e generosi con i giovani che non riescono a trovare un’occupazione, con chi ha perso il lavoro, con chi soffre la solitudine e la povertà.
Regina della famiglia, mantieni salda l’unità delle nostre famiglie, tanto minacciate da ogni parte in questa società che dimentica Dio e rendile focolai di serenità e di amorevole concordia, superando difficoltà e contrasti nella reciproca comprensione e nel perdono.
Intercedi presso Dio perché le nostre famiglie siano radicate nella fede, ricche di amore e camminino sulle strade del Vangelo in fedeltà a Dio. Implora per esse anche il grande dono di numerose vocazioni al sacerdozio o alla vita consacrata di cui il nostro mondo ha tanto bisogno.
Veglia con materna bontà anche sulle famiglie in crisi e su quelle divise.
Aiutaci a saper guardare in alto per trovare la luce che illumina i sentieri della vita quaggiù.
Proteggi, Vergine Santa, la comunità diocesana di Biella, il Piemonte, l’Italia e l’umanità intera, perché cresca l’impegno per il bene comune e non manchino gli sforzi perché amore e pace regnino nei cuori e nella società. Rinvigorisci la coerenza cristiana e sostienici nel cammino sinodale programmato dalla Chiesa italiana.
Tu che hai fatto visita ad Elisabetta, recandole gioia e aiuto, ravviva nei nostri cuori la gioia di essere cristiani, cammina con noi e guida i nostri passi verso Gesù.
Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di consolazione e di sicura speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen
Il legato pontificio Cardinale Giovanni Battista Re
Oropa, 29 agosto 2021