II Monte Mucrone è la montagna simbolo della provincia di Biella. Una volta individuato tra le altre cime, il suo profilo che sembra quasi staccarsi nettamente dal resto della catena, diventa inconfondibile e ti segue dalla pianura, indicandoti sempre la direzione da seguire.
L’escursione per arrivare in cima ai 2331 metri del Mucrone parte con un primo tratto in funivia dal livello della Basilica Superiore di Oropa fino ai 1870 metri della stazione Oropa Sport.
Andare e tornare dalla stazione di Oropa Sport alla cima del Mucrone comporta una salita (e una discesa) di circa tre ore, con tratti abbastanza impegnativi e ripidi. E’ quindi un’escursione adatta a chi ha familiarità con la montagna ed è in buona condizione fisica.
Se percorrete il sentiero in primavera o in autunno, fate attenzione a eventuali tracce di neve e al velo di ghiaccio che può rendere scivolose e pericolose pietre e roccette.
Lasciata la funivia, seguite la segnaletica del sentiero D24 che, come prima tappa, porta alla Fontana del Bersagliere, a una cinquantina di metri dal Lago del Mucrone. Qui potete fare una sosta e rifornirvi di acqua perché non ci saranno altri punti per farlo lungo il percorso.
Proseguite sul sentiero a destra della fonte e continuate a seguire le indicazioni del D24 anche al bivio successivo, lasciando sulla destra le tracce che portano alla Ferrata Ciao Miki e al Monte Mars. Di fronte a voi avete l’insellatura della Bocchetta del Lago, a 2026 metri, che raggiungete abbastanza comodamente e da dove potete già godervi una bella vista sia verso il Lago del Mucrone sia verso l’Alta Valle Elvo, la cui testata si è appena aperta di fronte a voi.
Un sentiero invita a scendere sulla destra. Porta al Rifugio Delfo e Agostino Coda, meta di un’altra bella escursione. Voi, invece, siete attesi dalla parte più impegnativa della gita e dovete imboccare il sentiero che sale a sinistra, verso la vetta del Mucrone, non ancora visibile ma chiaramente intuibile.
I bolli e le tracce vincono un terreno sassoso e decisamente ripido, un tratto di corda posta a mancorrente aiuta a superare in sicurezza un breve passaggio leggermente più esposto e comincerà a essere visibile la stazione della vecchia funivia dell’Anticima ai piedi della quale transita il sentiero.
Non cedete alla curiosità di entrare nel rudere della stazione perché non è affatto sicuro. Limitatevi alla piattaforma antistante e affacciatevi, sempre con prudenza, sul pendio ripidissimo che precipita sul Lago del Mucrone. Vedrete anche i segni di un itinerario più difficile che giunge sin lì dalla cresta nord del monte.
Tornate brevemente sui vostri passi e riprendete a seguire i bolli bianco-rossi dell’itinerario, senza lasciarvi attrarre dalle tracce che, dall’anticima, puntano alla vetta lungo la cresta. Il sentiero prosegue stando sotto di qualche metro al suo filo e torna ad essere impegnativo ma sempre sicuro, con gradoni di roccette rotte alternati a tratti erbosi e pietraie. La vetta compare di colpo con il basamento di un antico pilone a segnare il vostro traguardo.
La grande croce visibile anche dalla pianura brillerà davanti a voi, sulla vetta secondaria e di qualche metro più bassa della principale. La potrete raggiungere per tracce (prudenza e attenzione all’erba scivolosa) e da lì il panorama sulla pianura, dal Monviso alla Lombardia sarà davvero grandioso. Ritorno per l’identica via di salita. Utilissimi — per chi li sa usare — un paio di bastoncini da escursionismo.
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Foto di Corrado Martiner Testa