Proseguono i lavori alla Basilica Superiore del Santuario di Oropa per garantire la fine del cantiere il 31 luglio 2020. Si auspica la riapertura della Chiesa a fine agosto.
Nonostante il blocco imposto dalle misure di contenimento della pandemia di COVID19, i lavori nel cantiere della Basilica Superiore sono andati avanti e dall’11 maggio 2020 i professionisti sono di nuovo all’opera sui ponteggi per completare l’ultima parte dei restauri.
Ecco una panoramica complessiva sullo stato dell’arte per ciascuno degli otto interventi previsti dai progetti approvati nel 2018.
Intervento 1 – Restauro facciata principale degli elementi in pietra di sienite
I lavori relativi a questo intervento sono stati effettuati su due terzi della facciata principale della Basilica. Si è proceduto a realizzare i necessari sondaggi, ad aprire i giunti tra i blocchi di sienite, alla risigillatura dei giunti e alla realizzazione degli ancoraggi meccanici.
Sono già stati allestiti i necessari ponteggi sulla restante metà della facciata principale, ultima parte dei lavori, e sono in corso i tracciamenti dei necessari ancoraggi, e parte dei ponteggi in settimana verranno già smontati definitivamente.
Intervento 2 – Restauro e consolidamento di quattro colonne del pronao
Sono terminati gli interventi sulle quattro colonne con le rimozioni di tutte le colate di carbonato di calcio; sono state effettuate le iniezioni con malta tixotropica all’interno delle colonne e sono stati aperti tutti i giunti tra i blocchi costituenti ogni singola colonna e stuccati.
Intervento 3 – Restauro e consolidamento di otto colonne del colonnato interno
Sono stati realizzati due tipi di interventi di restauro: uno di messa in sicurezza delle colonne che consente di mantenere gli attuali marmi e che consente di contenere i costi, l’altro di vero e proprio restauro con la sostituzione dei marmi. Gli interventi portati a termine hanno riguardato la messa in sicurezza di sei colonne e il restauro con sostituzione dei marmi di due colonne.
Intervento 4 – Restauro e consolidamento del rivestimento delle pareti interne in marmo
Sono in stato avanzato i restauri dei rivestimenti marmorei interni, mentre è in fase di completamento la parte dell’ingresso.
Intervento 5 – Consolidamento della cupola interna e del rivestimento della cupola esterna
La cupola interna
Con l’ausilio di una gru telescopica con un braccio di settanta metri sono stati fatti i lavori di sondaggio preliminare dello stato di conservazione della cupola, e sono stati poi eseguiti gli interventi di consolidamento delle parti ammalorate con malte particolari. Questo ciclo di restauri, contestualizzato allo stato della Basilica, è stato possibile grazie al contributo di Biver Banca – Gruppo Cassa di risparmio di Asti.
In questi ultimi giorni sono iniziati i lavori di tinteggiatura della cupola dopo aver effettuato varie campionature della tipologia di tinta che potesse garantire la migliore tenuta alle avverse condizioni micro-climatiche che si sviluppano nel cupolone. Tinteggiatura non di facile applicazione per la complessità esecutiva: per eseguire i lavori è stata utilizzata una speciale piattaforma elevatrice che raggiunge un’estensione massima di 70 metri di braccio; l’unica presente in tutto il Piemonte e la Liguria. Le continue oscillazioni del cestello inoltre rendono particolarmente difficoltosa l’applicazione.
I lavori sui 4000 m2 della superficie della cupola dureranno circa un mese, dopo di che tutte le opere provvisorie realizzate per consentire l’ingresso del mezzo eccezionale verranno rimosse e si potranno iniziare le operazioni di smantellamento del cantiere interno.
La cupola esterna
Con un intervento di edilizia acrobatica, ovvero di lavoro su funi con manodopera specializzata ed una importante organizzazione delle emergenze, è stata verificata la condizione delle lastre in rame all’esterno.
Questa verifica è stata funzionale alla successiva messa in sicurezza dei 40 spicchi in rame attraverso la difficoltosa messa in opera di 40 cavi in acciaio tesati dalla cima alla base della cupola, che garantiranno che le lastre ammalorate di rame che si erano sollevate dal supporto in cemento armato del cupolone restino aderenti.
Intervento 6 – Restauri dei cornicioni e delle coperture in lose delle coperture basse
Sono terminate le lavorazioni di restauro delle coperture in lose e delle lattonerie sia sulla facciata est, sia sulla facciata ovest, mentre sulla facciata principale sono terminate le operazioni di rifacimento di quasi 500 m2 di guaina impermeabile dei terrazzi che, ammalorate, portavano infiltrazioni all’interno della Basilica. Sulle facciate laterali sono stati rimossi tutti i cornicioni per circa 100 m a lato e si sta completando il difficoltoso ciclo di restauro che è stato ripreso l’11 maggio 2020 dopo il blocco dei cantieri per il COVID19.
Intervento 7 – Restauro della facciata principale, volte del pronao, facciate laterali corte e opere di finitura
Sono state effettuati i lavori su due terzi della facciata della Basilica tutti gli interventi di cuci-scuci e dopo le varie campionature sottoposte alla Soprintendenza si è potuto procedere con le opere di finitura delle pareti e dei cieli, senza un vero e proprio completamento ma realizzando quanto imposto dalla Soprintendenza che ha voluto lasciare la facciata consolidata ma non terminata a testimonianza del passato.
Intervento 8 – Restauro dei serramenti delle facciate laterali
Sono state rimosse tutte le 76 finestre sulle facciate est, ovest e frontale. Su tutti i lati sono stati piazzati i falsi telai e restaurati tutte le spallette e voltini interni ed esterni per un totale di 152 elementi. I serramenti sono già stati tutti prodotti si è in attesa della possibilità di montarli dopo il termine del restauro dei cornicioni.
I lavori di restauro della Basilica Superiore sono iniziati con la messa in sicurezza della Basilica e la sua chiusura al pubblico nella primavera del 2017 dopo che si era verificato il distacco di una lastra di marmo nella zona dell’abside, e successivamente vari distacchi dei cornicioni laterali e dei rivestimenti frontali.
Gli appalti sono stati affidati nell’estate del 2018 dopo l’approvazione dei progetti da parte della Soprintendenza, con cui erano stati avviati i primi contatti nel 2015.
La realizzazione delle opere è stata affidata alla ATI costituita da tre imprese Biellesi Ronchetta & C. srl., Costruzioni Edili Tre Effe srl, Impresa Scarlatta Umberto sas.
Progettista, direttore dei lavori e responsabile della sicurezza è l’architetto Emanuela Baietto.
Per la consulenza statica delle opere che lo richiedevano, l’architetto Baietto si è avvalsa della consulenza dell’ing. Andrea Perratone.
L’Amministrazione del Santuario, in ottemperanza agli obblighi imposti dalla normativa sui lavori di evidenza pubblica, ha nominato per le verifiche sul progetto esecutivo e sulle procedure adottate in corso d’opera e finali: come validatore della progettazione esecutiva iniziale prima dell’affidamento dei lavori l’architetto Antonio De Grossi recentemente scomparso, e per le verifiche procedurali in corso d’opera e finali come rup l’ing. Nicola Mazzia Piciot e come collaudatore amministrativo l’architetto Francesca Petri.
Il progetto di restauro generale della Basilica Superiore è stato avviato grazie al supporto di enti pubblici, fondazioni bancarie, enti e associazioni che, in modo corale, si sono fatti parte attiva a sostenere il recupero della chiesa: Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Conferenza Episcopale Italiana, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Biver Banca – Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, Banca Sella, Banca Simetica, Unione Industriale Biellese, Camera di Commercio di Biella e Vercelli, OFTAL (Opera Federativa Trasporto Ammalati Lourdes), Fondazione Zegna, Alicanto Capital