Omelia del Vescovo di Biella, Mons. Farinella, in occasione del pellegrinaggio diocesano a Oropa del 2 maggio 2021
Carissime fratelli e sorelle,
con questa solenne celebrazione, che si svolge da antica tradizione la prima domenica del mese di maggio, in occasione della processione votiva della Città di Biella, ci siamo riuniti in preghiera, negli spazi di questo nostro amato santuario, per esprimere la nostra devozione filiale e la nostra supplica a Maria Santissima, che veneriamo quale nostra principale Patrona col titolo di Beata Vergine Maria, Regina del Monte di Oropa.
Mentre saluto tutti voi: i cari confratelli sacerdoti e diaconi, i religiosi e le religiose, le distinte autorità pubbliche, civili e militari e tutti i rappresentanti della istituzioni e del mondo del volontariato e delle aggregazioni civili e religiose della nostra terra, desidero rivolgere il mio pensiero alla Vergine Maria, per chiedere a Lei di affrontare insieme le prove di questo tempo con rinnovato coraggio e l’audacia della fede, proprio sul suo esempio, per essere ancora più uniti come famiglia spirituale, come comunità.
All’inizio del mese dedicato a Maria, ci uniamo anche noi in preghiera, come chiesto da Papa Francesco, con tutti i santuari sparsi per il mondo, con i fedeli e con tutte le persone di buona volontà, per affidare nelle mani della nostra Madre santa l’umanità intera, le nostre comunità e la nostra terra duramente provata da questo periodo di pandemia.
Ogni giorno di questo mese di maggio ci rivolgeremo a Maria, Madre della Misericordia, per implorare aiuto per le tante persone che sono state toccate dal virus e continuano a subirne le conseguenze; dai nostri fratelli e sorelle defunti, alle famiglie che vivono il dolore e l’incertezza del domani, in particolare quanti hanno perso la propria attività o il lavoro; dai malati ai medici, agli scienziati, agli infermieri, impegnati in prima linea in questa battaglia; dai volontari a tutti i professionisti che hanno prestato il loro prezioso servizio in favore degli altri; dalle persone in lutto e nel dolore per la perdita di una persona cara, a quelli che, con un semplice sorriso e una buona parola, hanno portato conforto a quanti sono nel bisogno; da quanti hanno vissuto il disagio della chiusura forzata, a quanti desiderano riprendere con entusiasmo i ritmi di vita quotidiana.
Ci accolga Maria, sotto il suo manto e ci protegga, ci sostenga nell’ora della prova e accenda nei nostri cuori il lume della speranza per il futuro.
Proprio i nostri giovani con il desiderio di realizzare un pilone votivo di cui benediremo tra poco i primi mattoni ci spronano ad avere speranza, invitandoci con anche il loro impegno di vita, a guardare avanti, oltre le difficoltà del tempo presente.
Vegli, come Madre della Chiesa, sui Pastori e sull’intera Comunità dei credenti, perché siamo “sale e luce” in mezzo alla società, dando conforto anche a quanti hanno perso la fiducia.
Nelle attuali circostanze segnate dalle gravi difficoltà causate dal prolungarsi dell’epidemia, sentiamo il bisogno di rivolgerci a Maria perché sostenga l’impegno di tutti coloro che hanno responsabilità di carattere istituzionale, politico, sociale, educativo per ringraziarli del loro lavoro e per sostenerli nell’affrontare questo tempo di crisi, evitando i rischi e le tentazioni delle divisioni e degli interessi di parte, ma ritrovando la capacità di relazioni umane e sociali e di collaborazioni che comportano una vera ripresa e un ritorno alla serenità della vita quotidiana.
La Vergine Maria è colei che più di ogni altro ha contemplato Dio nel volto umano di Gesù. Lo ha visto appena nato, mentre, avvolto in fasce, era adagiato in una mangiatoia; lo ha visto appena morto, quando, deposto dalla croce, lo avvolsero in un lenzuolo e lo portarono al sepolcro. Dentro di lei si è impressa l’immagine del suo Figlio martoriato; ma questa immagine è stata poi trasfigurata dalla luce della Risurrezione. Così, nel cuore di Maria, è custodito il mistero del volto di Cristo, mistero di morte e di gloria. Da lei possiamo sempre imparare a guardare Gesù con sguardo d’amore e di fede, a riconoscere in quel volto umano il Volto di Dio. La preghiera dell’Angelus che in questi giorni si chiama preghiera del Regina Coeli ci aiuti a rallegrarci con Maria, per la risurrezione del suo Figlio e per la gioia della diffusione di questo annuncio in tutto il mondo.
Alla Madonna Santissima affidiamo infine con gratitudine quanti lavorano in questo santuario: dal rettore con i sacerdoti collegiali, le figlie di Maria, la Confraternita, il Consiglio di Amministrazione e tutti gli addetti al Santuario nelle proprie mansioni e nel proprio contributo di generosità e professionalità.
Siamo alla vigilia della celebrazione dell’Incoronazione dell’effigie della Beata Vergine Maria, prevista per l’ultima domenica di agosto, ringrazio i Comitati e tutti coloro che in questo tempo – anche prolungato – si stanno dedicando agli eventi e al sostegno dei vari progetti affinché favoriscano un profondo rinnovamento spirituale, morale e civico per tutte le nostre comunità. Invito anche a sostenere come segno di carità legato all’incoronazione della B.V. Maria d’Oropa il fondo economico di solidarietà per le imprese e le famiglie – Fratelli Tutti – volto a portare aiuto e vicinanza a chi è più nelle difficoltà a riprendere le proprie attività.
Vegli su tutti, Maria! Accompagni il nostro cammino!
Maria, Regina del Monte di Oropa, prega per noi!
Mons. Roberto Farinella, Vescovo di Biella