Leggi l’Omelia del Vescovo Mons. Farinella per la giornata del 21 novembre 2023, Festa della Presentazione di Maria al Tempio
Carissimi fratelli e sorelle,
la celebrazione odierna del Mistero della presentazione della Vergine Santa al tempio fa risaltare lo strettissimo legame che esiste tra Maria e la Chiesa. Fin dalla più tenera età, secondo quanto riferisce uno scritto apocrifo, Maria si è offerta completamente al Signore, attirata dalla santità di Dio. Ancora bambina, intuisce che non si può compiere l’opera di Dio senza essere santificati e consacrati da lui, né è possibile conoscere e adempiere la sua volontà. Guardare a lei vuol dire, anche per noi, meditare sul suo fulgido esempio di vita cristiana per la sua inestimabile santità.
In questo senso il Concilio Vaticano II affermava nella Lumen Gentium (65): «I fedeli di Cristo sono chiamati ad adempiere fedelmente al loro compito di crescere nella santità per la vittoria sul peccato; e per questo innalzano gli occhi a Maria, la quale rifulge come modello di virtù davanti a tutta la comunità degli eletti». Io penso che sia radicata in questa espressione così profonda la tradizione antica che vede le Figlie di Maria rinnovare i loro impegni di fedeltà al servizio del Santuario in questa festa liturgica: per il loro ardente desiderio di vivere sull’esempio della Vergine Maria, imitando la sua santità.
Come ogni discepolo unito a Cristo, anche noi siamo dunque stati generati a «una speranza viva, per una eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce» (1Pt 1,3-4). Oggi, insieme al salmista, possiamo cantare al Signore: «Nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria. Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode» (Sal 62,3-4). Un’espressione che dice tutta la nostra vocazione per contemplare un giorno in pienezza il volto di Dio.
La memoria odierna costituisce un gesto concreto di ecumenismo e di dialogo con i nostri fratelli dell’Oriente. Essi celebrano infatti questo evento come una delle dodici festività maggiori riconoscendo nella Theotòkos il vero tempio in cui Dio ha posto la sua salvezza. Non dimentichiamo di pregare per la pace, che chiediamo con forza.
Non dimentichiamo inoltre che, il 21 novembre, è la giornata delle claustrali, un’occasione per esprimere la gratitudine per quelle sorelle che vivono la loro consacrazione nella preghiera, nella meditazione e nel nascondimento. Le consacrate sono vere antenne poste sul monte del Signore e arricchiscono la Chiesa con i carismi della verginità e l’incessante preghiera. Senza di loro la Chiesa sarebbe molto più povera!
Accompagnati dunque, fratelli e sorelle, da questi sentimenti e dalla voce incessante della preghiera della Chiesa e delle claustrali (il manto di Maria, fu intessuto dalle suore di San Giulio d’Orta), chiediamo anche noi a Maria di poter modellare la nostra vita sul suo esempio, per divenire tempio santo del Signore, testimoni dell’amore di Dio e autentici costruttori di pace e di misericordia.
La Vergine Santa, che invochiamo, qui Regina del Monte di Oropa, ascolti la nostra preghiera e ci accompagni sempre con la sua protezione. Una particolare benedizione e ringraziamento rivolgo al signor sindaco e al parroco, con i fedeli della parrocchia di Camburzano, che oggi, come ogni anno, rinnovano la loro offerta alla Madonna di Oropa, essendo saliti in pellegrinaggio a questo monte santo.
Il Signore per intercessione di Maria vi dia gioia e vi colmi dei suoi beni. Così sia.
Mons. Roberto Farinella, Vescovo di Biella